Il Dahlia Piercing
Il Dahlia piercing fa parte della categoria piercing estremi a livello del volto e più nello specifico, della bocca. Vediamo insieme di cosa si tratta e soprattutto perché non è un piercing adatto a tutti. Innanzitutto, vi chiederete: perché si chiama Dahlia piercing? Essendo posizionato agli angoli della bocca, l’orecchino crea una deformazione che ricorda, come sanno bene gli appassionati di cinema, il Joker dell’ultimo Batman o appunto Black Dahlia. Molti professionisti si rifiutano di effettuarlo, ma non per la sua pericolosità, ma piuttosto perché è così raro che molti piercer non hanno idea di come effettuarlo.
Per ottenere questo foro c’è bisogno del classico ago cavo con il quale verrà anche inserito, contestualmente, il gioiello, in genere della stessa qualità e degli stessi materiali di quelli usati per i piercing al labbro, cioè il labret. Parecchie persone lo hanno trovato molto meno doloroso della versione classica sul labbro. Non si tratta di una procedura granché difficile e in pochi secondi potrete alzarvi dalla sedia, saldare il dovuto e avviarvi verso casa, contenti del vostro nuovo (e particolarissimo) piercing.
Come ogni piercing che si rispetti, un Dahlia non curato a dovere può facilmente infiammarsi e poi infettarsi, creando spiacevolissime sensazioni di dolore. Evitare questo tipo di situazioni è possibile, la guida seguente vi spiegherà come tenere sempre in ordine il vostro foro: è di fondamentale importanza evitare sigarette e alcol almeno fino alla guarigione. Per lavare i denti bisogna scegliere uno spazzolino morbido che può essere molto utile anche per dare una pulita al piercing nel caso in cui ce ne fosse il bisogno. Dopo ogni pasto, è utile igienizzare la bocca con una soluzione salina. Evitare l’uso di carta assorbente per asciugare la ferita: questo tipo di prodotti tendono a perdere particelle, che finiscono per rimanere attaccate alla ferita, causando infezioni.