Piercing Trago: tutte le risposte che cerchi
Storia, cos’è, come farlo e domande sul Piercing Trago
Il Trago è quella piccola parte di cartilagine che si trova nell’orecchio davanti al canale uditivo. Il piercing al trago è un piercing che sta spopolando negli ultimi anni, infatti molti ragazzi lo hanno e di solito mettono piccoli gioielli, però purtroppo questo tipo di piercing non è ben visto nella società di oggi e non si sa il motivo.
La Storia
Questo tipo di buco, si pratica da non molto tempo, infatti il piercing trago non ha una storia, infatti non è collegato a nessuna tradizione popolare o a società tribali, al contrario di tutti gli altri tipi di piercing.
Come viene fatto
Il buco al trago viene fatto a mano libera, utilizzando un ago e assolutamente NO la pistola, in quanto l’impatto violento che crea quest’ultima potrebbe causare problemi seri, quindi se il professionista da cui andate sta per utilizzare la pistola lasciate perdere e rivolgetevi a qualcun altro.
Problemi all’udito e ai nervi facciali
Ne parlano tutti, appena qualcuno vede un buco al trago dice inizia a parlare di danni irreparabili e problemi all’udito. Questo è del tutto falso, infatti le probabilità di rimanere soggetti ad infezioni e quindi che esse risalgano nel canale uditivo sono molto remote. Anche per quanto riguarda presunti danni ai nervi facciali, si tratta di una leggenda metropolitana, infatti questo tipo di piercing è uno dei più sicuri, quindi se siete intenzionati a fare questo buco, andate da un professionista e state tranquilli.
Gioielli adatti
Sarà il vostro piercer ad inserire il primo gioiello, che dovrà essere tenuto per almeno due – tre settimane, durante il periodo di guarigione, prima di cambiarlo. Purtroppo il piercing al trago è diventato uno di quelli che viene maggiormente praticato con l’utilizzo della pistola spara orecchini, ciò è sbagliatissimo, in primo luogo a livello igienico sanitario, sappiamo infatti che la pistola non è completamente pulita o sterilizzata, viene utilizzata per più persone anche subito dopo ed ha un notevole rischio di infezioni e malattie infettive. Inoltre i gioielli utilizzati non sono per niente idonei al tipo di piercing, sono solitamente “calibrati” per i lobi, e non sono adatti ad una zona cartilaginea, la loro barretta è infatti corta rispetto ai piercing che dovrebbero essere utilizzati, e si rischierebbe in caso di gonfiore dovuto al trauma, di comprimere troppo la zona, causando ulteriori problemi. L’orecchino con la chiusura “a farfalla” non va utilizzato, in quanto potrebbe causare danni all’orecchio.
Dopo questa premessa, possiamo dire quali sono i tipi di piercing generalmente utilizzati per tale foro. Primo fra tutti è il gioiello “labret”, viene solitamente utilizzato per i piercing facciali ed è composto da una barretta dritta che ha ad un’estremità una placca e all’altra la pallina che andrà avvitata. Vi sono poi le barbell, barre ricurve con due palline alle estremità. Infine possono essere utilizzati i cerchietti, come quelli per il piercing helix o nostril.