Piercing al polso: è possibile?
La body modification sembra aver raggiunto oggi dei livelli in cui ogni genere di piercing anche in parti del corpo inusuali sembra fattibile. Ultimamente si sono diffusi infatti i piercing chiamati surface e microdermal, che vengono inseriti con una barretta nel sottocute anche in zone che mai si pensava potessero essere praticati, un esempio particolare è sicuramente rappresentato dal piercing polso.
Il piercing al polso viene fatto inserendo una placca sottocutanea con una parte sporgente che serve per ancorare il gioiellino, solitamente uno strass o una pallina, sulla cute. Ne risulta per i microdermal, un foro che ha una sola parte di entrata, non come accade per il resto dei piercing tra cui anche i surface, che hanno un’entrata ed un’uscita. Il piercing al polso è diventato oggi uno dei microdermal preferiti, anche se prima di farlo bisogna pensarci attentamente. E’ sconsigliatissimo a chi svolge mestieri che implicano un contatto delle mani con detergenti, detersivi, saponi e creme, costantemente, tali sostanze possono essere dannose per il piercing soprattutto nei primi periodi in cui deve essere ben curato per guarire correttamente. Tale problema potrebbe essere risolto utilizzando dei guanti monouso o non, che proteggono la zona altrimenti esposta alle sostanze, e lavando accuratamente la parte dopo averli tolti con acqua e sapone neutro.
E’ consigliabile fare un piercing al polso in periodi in cui possiate permettervi una corretta cura, ad esempio non in vacanza o in periodi troppo stressanti, pena i problemi che potrebbero derivare da una cura non idonea, primo fra tutti il rigetto, purtroppo diffusissimo per questo genere di piercing. Bisogna poi fare molta attenzione al modo in cui l’abbigliamento possa danneggiare il piercing, incastrandosi e strappandolo.