Tattoo: allergia e infezione
Uno degli ostacoli più diffusi quando si parla di farsi un tatuaggio è la grande paura di una reazione allergica e delle possibili infezioni. Bisognerebbe infatti, prima di prendere una decisione, sapere bene cosa comporta e quali siano le soluzioni. Andiamole a scoprire insieme.
Allergia
E’ proprio sull’inchiostro che ora dobbiamo concentrare la nostra attenzione, in quanto l’allergia non è data dal tatuaggio, ma dai diversi e molti coloranti che vengono appunto utilizzati negli inchiostri.
Bolle sul tatuaggio
Innanzitutto vogliamo evidenziare come l’allergia non ha nulla a che fare con le bolle che molte volte escono dopo un tatuaggio, in quante esse di solito appaiono quando qualcosa non è andato per il verso giusto. In questo caso ciò che ci sentiamo di consigliarvi è andare da un dermatologo. Nel peggior dei casi che le bolle siano grandi, consigliamo di recarvi al pronto soccorso della vostra città e farvi prescrivere un farmaco apposito in grado di calmare l’eventuale reazione allergica.
Croste e prurito
Avete mai sentito parlare di croste e prurito insopportabile? L’allergia all’inchiostro può comparire dunque anche con la presenza di croste di superficie accompagnate da un prurito fastidiosissimo che ricorda molto da vicino la varicella che un po’ tutti noi abbiamo passato. Alla fin dei conti comunque si tratta di una reazione normale, ma che se dovesse per un motivo o l’altro superare una certa intensità, dovrebbe essere considerata un campanello d’allarme. Il tutto tuttavia è rarissimo, ma può sempre costituire un segnale della presenza di un’allergia.
Colori che creano allergia
I colori che dunque creano problemi sono quelli chiari, ovvero: rosa e verde. Ma sicuramente quello a cui si è maggiormente a rischio è il rosso, seguito dal giallo. La causa della reazione allergica al rosso è il solfuro di mercurio una sostanza che può essere dannosa per la pelle. mentre per il giallo è il solfuro di cadmio. Per i colori come il nero o il blu la reazione allergica è molto più difficile. Tutti coloro che fino ad oggi non hanno fatto un tatuaggio perché intimoriti da una possibile reazione allergica, ciò che ci sentiamo di consigliarvi è di andare a testare personalmente l’inchiostro con una punta di colore in una qualunque parte non visibile. Ci sarà da aspettare un paio di giorni ma almeno riuscirete a vedere se ci sono state reazioni allergiche oppure no.
Infezione
Solitamente quando percepiamo un arrossamento o rigonfiamento anormale dopo una seduta dal tatuatore, è perché stiamo sperimentando una leggera reazione allergica. Quando invece i tatuaggi causano dolori e sintomi che persistono per più di alcuni giorni, allora potrebbero essere infetti. In questo caso sarà necessario recarsi dal proprio medico.Se invece vengono eseguiti in condizioni igieniche ineccepibili, conoscendo bene lo stesso tatuatore e le sue abitudini, non si dovrebbe riscontrare alcuna infezione. Al massimo potreste sentire un lieve prurito dovuto all’arrossamento che però durerà per poco tempo.
Come riconoscerla
Dunque, le infezioni nelle quali si incorre, hanno innanzitutto un terreno fertile nelle persone con un sistema immunitario debole, e con diverse allergie/intolleranze. Ma come si può riconoscere una semplice irritazione/reazione allergica da una vera e propria infezione? Solitamente i sintomi che riscontra sono: febbre, sete smisurata, nausea, diarrea, vomito e dolori muscolari, oltre che a ferite arrossate e indurite. Tutte queste possibili complicanze inoltre si possono riscontrare a causa di infezioni virali e batteriche.
Come fare quindi per curare tutto ciò e, a maggior ragione, cercare di evitarle? Ve ne parliamo in questo articolo!