Storia del piercing
Furono gli uomini nella storia per le tracce che si sono scoperte, i primi ad indossare questo ornamento permanente e lo fecero per ragioni religiose o legate alla caccia e quindi al ruolo sociale. Le donne iniziarono a portare piercing (dall’inglese to pierce ovvero forare) tra il 4 e il 5000 a.c. ritroviamo tracce di questa pratica sulle donne a partire dai Sumeri, lo stesso non vale invece per i tatuaggi che sono ancora più antichi. Le ragioni come abbiamo detto erano di tipo religioso o per sottolineare delle proprie capacità individuali. Ma sul piano psicologico queste modificazioni simboleggiano il desiderio di lasciare una traccia più o meno permanente su se stessi rispetto alla vita che scorre.
Talvolta si procedeva anche con la trasformazione di singole parti del corpo cosa che oggi è considerata una forma di tortura. Dai tempi antichi ad oggi molte pratiche di trasformazione sono superate ma altre (piercing e tatuaggi) sono rimaste e simboleggiano sia la volontà di identificazione sia una protesta o il mettere in evidenza taluni aspetti dell’individuo. La decorazione come abbiamo detto in più occasioni è un altro elemento che appartiene sia all’oggi che al passato e non è meno rilevante delle ragioni legate alla religione o al costume.