Piercing microdermal: consigli e indicazioni
I piercing sono ormai diventati consuetudine in tantissime parti del corpo, tuttavia ve ne sono alcune che per la conformazione sono considerate non idonee. Ma in questo caso, nessun problema, ci sarà il piercing microdermal, che abbinato al tatuaggio formerà un’acccoppiata vincente!
Il piercing microdermal è formato da un gioiello sulla pelle, tenuto fermo da una placca sottopelle. Non consiste quindi in un foro su una superficie cutanea che tende verso l’esterno, ma in una superficie piatta quale ad esempio il polso, gli zigomi e tanto altro. Il foro in questo caso, non verrà fatto con un ago, ma con uno strumento particolare, simile ad un bisturi, chiamato “dermal punch“, ed una volta praticato tale foro si inserirà una placca che sarà l’aggancio del gioiello. Tutto ciò avviene, ovviamente,dopo un’accurata disinfezione della pelle.La barretta posizionata sottocute permette di cambiare il gioiello ogni qualvolta si desideri, a patto che sia trascorso almeno un mese.
Ma un piercing microdermal del genere è più doloroso del solito? Il dolore è soggettivo, ma in genere non differisce da qualsiasi altro piercing. La guarigione è fondamentale come per ogni altro foro, e va fatta con soluzione salina, coprendo il foro per il primo periodo con dei cerotti per evitare che venga a contatto con sostanze estranee. Fate attenzione a qualsiasi urto e a non toccarlo con le mani sporche, nè a lavare la zona con saponi troppo aggressivi, tali accorgimenti, se non messi in pratica potrebbero causare un’infezione o peggio, un rigetto. Se deciderete di rimuoverlo, rivolgetevi al vostro piercer che toglierà la barretta con una piccola incisione.