Piercing allo scroto guida e controindicazioni
I piercing sono diffusi, ma sopratutto non c’è una parte del corpo che non sia stata sottoposta a questa pratica. Il piercing è ormai diventata una moda, per stupire sia se stessi che gli altri. Uno dei piercing più diffusi è quello ai genitali maschili, che possono suscitare fantasia in alcune persone, ma nonostante ciò la procedura provoca fastidio.
Il piercing al genitale maschile non è recente, ha origine nelle regione arabe, africane e australiane. In passato questo piercing era un rito importante, che segnava il passaggio della persona che si sottoponeva al rituale, all’interno della comunità. Molto diffuso, il piercing allo scroto viene eseguito sullo scroto ossia il rivestimento che contiene i testicoli, e quindi il foro viene eseguito tra un testicolo e la base del genitale e anche questo tipo di piercing ha origini antiche. Dobbiamo smentire le voci che affermano che questo tipo di piercing è doloroso. Precisiamo che la soglia del dolore è soggettiva e quindi cambia da persona a persona, ma per questo particolare tipo di piercing il dolore è minimo.
Questo tipo di piercing, come tutti del resto, necessita di particolare attenzione, sopratutto per quanto riguarda l’igiene che facilita e accelera il processo di guarigione, nel caso contrario è probabile imbattersi nelle solite controindicazioni quali infezioni ed allergie. Vi consigliamo di rivolgersi a piercer esperti, che abbiano una buona conoscenza dell’anatomia, i quali vi daranno consigli su come trattare il vostro piercing e quali gioielli utilizzare e di recarvi dal medico in caso di complicanze.
Come tutti i piercing, possono verificarsi delle complicanze che non sempre sono facili da gestire. Uno dei rischi maggiormente diffuso è l’infezione batterica, che può essere prevenuta con un accurata igiene intima. Tale infezione non deve essere per niente sottovalutata perchè può portare a seri problemi come la sterilità. Inoltre, in entrambi i sessi, altre complicanze legate all’infezione batterica sono le emorragie o reazioni allergiche, ma sopratutto c’è anche un alta probabilità di contrarre l’epatite C o B oppure malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV. Andiamo ad esaminare le varie complicanze in ognuna delle due sfere sessuali. Per quanto riguarda l’uomo, tra le complicanze è presente il priapismo ossia un erezione per più di quattro ore; verruche genitali, problemi all’uretra e problemi relativi all’atto della minzione, come il doversi sedere per urinare.
Per quanto riguarda le donne, alcune di esse hanno riscontrato ipersensibilità e la sindrome da shock tossico, tossine batteriche che penetrano nel corpo quando alcune mucose vengono forate.Alcuni consigli che vi diamo per ridurre il più possibile il rischio di infezione dopo aversi fatto il piercing ai genitali è quello di mantenere il più possibile la zona pulita, non avere rapporti sessuali durante il periodo di guarigione e sopratutto per prevenire tutto ciò, recarsi da un professionista che utilizzi strumenti sterili.