Una della applicazioni più comuni è senza dubbio il piercing all’ombelico. Questo elemento del “body modification” è senza dubbio uno dei più ricorrenti e soprattutto uno dei primi ad essere di moda tra i teenagers di tutto il mondo. Ma se questo particolare piercing risulta davvero adatto a chi sfoggia un fisico “da urlo” con una pancia piatta, cosa accade quando sopraggiunge la gravidanza?

La gravidanza porta ad un elevato aumento delle dimensioni della pancia con una notevole dilatamento della pelle. Questo fenomeno può comportare a sensazioni davvero fastidiose per chi ha un piercing. Una  sorta di continuo “tirare” del piercing che con il tempo e con l’aumento del pancione può risultare davvero fastidioso. Se il piercing diventa quindi un problema non resta che fare una sola cosa: toglierlo.

Un altro motivo che deve spingere a questa decisione, oltre al naturale fastidio che l’applicazione comporta alla pelle, è il fatto che in tali condizioni risulta davvero difficile o addirittura impossibile prendersi cura del piercing all’ombelico. Tutti questi elementi comportano le necessità di togliere l’applicazione, consiglio che anche lo stesso ginecologo non potrà non dare a chi si trova ad affrontare una gravidanza ed ha un piercing in bella mostra nell’ombelico.

Se proprio togliere il piercing all’ombelico non vi sembra la soluzione adatta soprattutto per evitare che la grandezza del foro diminuisca fino a sparire del tutto con il trascorrere dei mesi, una soluzione che fa per voi è stata fortunatamente ideata già da tempo. Sono degli altri tipi di piercing che essendo costituiti da un materiale completamente diverso dai classici e soprattutto essendo molto meno rigidi, non provocano nessun tipo di fastidio alla donna anche in una situazione di gravidanza avanzata e quindi di conseguenza di pelle molto “tirata”. Il materiale che compone questo piercing è, di solito, il silicone e del teflon; composti che non provocano nessun tipo di fastidio alle donne.

http://www.maternitypiercings.com/dangles.htm