Bisogna togliersi i piercing per entrare nell’esercito?
La moda dei piercing come quella dei tatuaggi spopola soprattutto nel mondo dei giovani. Gli adolescenti, in primis, decidono di incidersi un qualcosa sulla propria pelle, oppure forarsi una qualsiasi parte del corpo facendosi trasportare dall’atmosfera e dalle tendenze del momento, per essere ‘alla moda’, ma per coloro che, in un secondo momento decidono di arruolarsi, la situazione nella maggior parte dei casi, si complica. Infatti i piercing e esercito, non sembrerebbero andare troppo d’accordo.
L’arruolamento e quindi l’essere un soldato, non è un lavoro semplice soprattutto per quanto riguarda le norme da seguire durante l’immatricolazione e dopo. Il soldato ha bisogno di un look semplice, genuino senza tatuaggi ne modificazioni del corpo. Questa è l’informazione che conoscono tutti, ma è davvero ‘critica’ la situazione? La legge a riguardo non è delle più semplici e chiare, ma nonostante ciò ci sono caserme che a riguardo si comportano in maniera differente. La legge che è in vigore, vieta tatuaggi e piercing che siano visibili mentre quelli nelle parti più nascoste come alla lingua o al capezzolo non destano problemi.
La normativa tende a precisare che non bisogna prestare attenzione solo alla sede scelta, ma evitare tutto ciò che potrebbe invalidare il futuro soldato, visto che molti di loro combatteranno direttamente sul campo di guerra. Per evitare problemi durante l’arruolamento, il consiglio è quello di rimuoverli, almeno temporaneamente, e una volta entrati discuterne con chi di dovere che ne valuterà i pro e i contro. A malincuore, chi ha interesse per questa professione deve fare un sacrificio che verrà sicuramente ben ricompensato.